Quando il Verde morde i Profitti: la nuova sfida-bilancio per le imprese italiane

Immagine di Redazione

Redazione

La transizione verde, trainata da ETS, CBAM, EUDR e CSRD, può falciare fino al 25 % dei profitti italiani. Settori hard-to-abate devono innovare supply-chain, finanza e reporting per restare competitivi.
Ascolta l’articolo

La minaccia invisibile ai margini

Le analisi di Wieldmore, riprese da Tgcom24, avvertono che la transizione climatica potrebbe erodere fino a un quarto dell’utile cumulato delle aziende italiane nei prossimi cinque anni. A pesare non sono solo i costi vivi di decarbonizzazione, ma anche la volatilità dei prezzi energetici e il costo del capitale, destinato a rincarare per chi non dimostra piani ESG credibili. 

Un labirinto di norme europee

Nel breve giro di 24-36 mesi entreranno a regime quattro regolamenti cardine del Green Deal: l’ETS “allargato” (che monetizza ogni tonnellata di CO₂), il CBAM sui prodotti importati, l’EUDR contro la deforestazione e la CSRD che impone bilanci di sostenibilità a circa 50 000 imprese europee. Per chi resta fermo, l’adeguamento last-minute rischia di trasformarsi in un salasso. 

Settori sotto pressione e materie prime bollenti

Acciaio, cemento, fertilizzanti, logistica, agro-industria e costruzioni sono in prima linea: qui l’incrocio fra ETS e CBAM farà lievitare i costi fissi, mentre l’origine “deforestation-free” di caffè, soia, cacao e legno diventerà requisito d’accesso ai mercati UE. Secondo lo studio, oltre il 30 % del PIL europeo sentirà l’urto regolatorio già dal 2026. 

La bussola strategica per PMI e grandi gruppi

Ridisegnare supply-chain e mix energetico, internalizzare un prezzo-ombra della CO₂, investire in tecnologie di efficienza e carbon capture, e soprattutto trasformare la rendicontazione CSRD da mero adempimento a leva di finanza agevolata: sono le quattro mosse che gli analisti indicano per contenere l’impatto e, anzi, guadagnare vantaggio competitivo.

Sguardo al Futuro

Il conto della transizione sarà salato, ma non ineluttabile: chi anticipa la curva normativa potrà difendere i margini, attrarre capitali “green” e presidiare mercati a più alta redditività. La sostenibilità, insomma, non è più un costo da comprimere ma un investimento da governare.

Fonti esterne ufficiali:

  1. Commissione Europea – EU ETS: il sistema di scambio quote di emissione
  2. Direttiva CSRD (UE) 2022/2464 – Testo integrale su EUR-Lex
Progetto senza titolo

Chi siamo

Siamo una società di consulenza operante nel settore delle utility aziendali, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica. Ci impegniamo a supportare le aziende nel loro percorso verso la sostenibilità e l’efficienza, offrendo soluzioni innovative e strategicamente orientate. Contattaci oggi stesso per scoprire come possiamo aiutare la tua azienda a raggiungere i propri obiettivi e creare un impatto positivo sul mondo che ci circonda.

VUOI PORTARE LA TUA AZIENDA NEL FUTURO?

Contattaci e ti proporremo la migliore soluzione

Oppure prenota un appuntamento online

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post interessanti