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La minaccia invisibile ai margini
Le analisi di Wieldmore, riprese da Tgcom24, avvertono che la transizione climatica potrebbe erodere fino a un quarto dell’utile cumulato delle aziende italiane nei prossimi cinque anni. A pesare non sono solo i costi vivi di decarbonizzazione, ma anche la volatilità dei prezzi energetici e il costo del capitale, destinato a rincarare per chi non dimostra piani ESG credibili.
Un labirinto di norme europee
Nel breve giro di 24-36 mesi entreranno a regime quattro regolamenti cardine del Green Deal: l’ETS “allargato” (che monetizza ogni tonnellata di CO₂), il CBAM sui prodotti importati, l’EUDR contro la deforestazione e la CSRD che impone bilanci di sostenibilità a circa 50 000 imprese europee. Per chi resta fermo, l’adeguamento last-minute rischia di trasformarsi in un salasso.
Settori sotto pressione e materie prime bollenti
Acciaio, cemento, fertilizzanti, logistica, agro-industria e costruzioni sono in prima linea: qui l’incrocio fra ETS e CBAM farà lievitare i costi fissi, mentre l’origine “deforestation-free” di caffè, soia, cacao e legno diventerà requisito d’accesso ai mercati UE. Secondo lo studio, oltre il 30 % del PIL europeo sentirà l’urto regolatorio già dal 2026.
La bussola strategica per PMI e grandi gruppi
Ridisegnare supply-chain e mix energetico, internalizzare un prezzo-ombra della CO₂, investire in tecnologie di efficienza e carbon capture, e soprattutto trasformare la rendicontazione CSRD da mero adempimento a leva di finanza agevolata: sono le quattro mosse che gli analisti indicano per contenere l’impatto e, anzi, guadagnare vantaggio competitivo.
Sguardo al Futuro
Il conto della transizione sarà salato, ma non ineluttabile: chi anticipa la curva normativa potrà difendere i margini, attrarre capitali “green” e presidiare mercati a più alta redditività. La sostenibilità, insomma, non è più un costo da comprimere ma un investimento da governare.
Fonti esterne ufficiali:
- Commissione Europea – EU ETS: il sistema di scambio quote di emissione
- Direttiva CSRD (UE) 2022/2464 – Testo integrale su EUR-Lex

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